sabato 5 maggio 2012

Un comico al Governo

Domani si voterà per le amministrative e  c'è molta attesa per capire quanti italiani si asterranno ma soprattutto per valutare la reale consistenza del Movimento 5 stelle che alcuni sondaggi danno addirittura come terzo partito forza politica italiana. Beppe Grillo, il leader del movimento, non è candidato ma se lo fosse il prossimo anno e se vincesse pure le elezioni? Non è un politico e non è leader di un partito quindi potremmo definire il suo un altro governo tecnico dopo quello di Monti?
Ma voi ve lo immaginate Beppe Grillo diventare Presidente del Consiglio? Incontra per esempio il presidente Obama e gli fa: "Ehilà come va? Ti vedo abbronzato". Ha indubbiamente un forte voce ed è sempre a gridare, ce lo vedete ad un incontro internazionale magari con la Regina Elisabetta:  "Ma che cosa ha da urlare" gli rimprovererebbe immediatamente. Non possiamo certo rischiare queste figure internazionali.
Avete mai visto le sue immagini sul blog? Metti che una volta indossi sotto la giacca una vignetta anti Maometto e che in Libia parta una rivolta contro l'Italia per questo motivo. Vogliamo forse che ci scappi il morto? Siamo seri, Beppe Grillo è sempre ad offendere tutti. Come potrebbe mai diventare Premier uno che dice che è un coglioni chi non vota per lui.
Qui siamo veramente allo scambio di ruoli, se Grillo diventa Presidente del Consiglio Berlusconi aprirà certamente un blog. Forse non ne ha la minima idea di come si faccia, ma potrebbe sempre cercare su Gogol.
Comunque non si capisce perché tutti se la prendono con Grillo perché ha detto che le mafia non strangola mentre la crisi sì. In questo caso ha pienamente ragione: Calvi morì strangolato per colpa delle banche, lo sanno tutti.
Bisogna però dire che il suo è un partito movimento non democratico perché lui è l'unico proprietario del simbolo. Per esempio domani dal suo camper, con il quale sta girando l'Italia, potrebbe affacciarsi alla porta e dichiarare di lanciare un nuovo partito movimento. Tutto questo a furor di popolo senza nemmeno consultarsi con nessuno.
Qualche giorno fa in Tribunale a Torino il giudice gli ha chiesto qual è il suo lavoro. Con un po' di titubanza ha risposto: l'attore. Secondo me merita l'Oscar perché è talmente bravo che molti non credono  che stia recitando la parte di capopopolo.

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